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Il tentativo di evasione Bartoli

Uno dei tentativi di fuga dalla Castiglia, quello di Franco Bartoli

Un momento delle trattative catturato dal fotografo Alberto Gedda
La madre di Bartoli cerca di convincere il figlio ad arrendersi.

La madre di Bartoli cerca di convincere il figlio ad arrendersi.

La tensione che si respira in carcere, i ripetuti tentativi di evasione e gli atti di violenza da parte dei detenuti, a cui corrispondono talora repressioni dure da parte delle forze dell’ordine, non fanno che rendere sempre più difficile l’attuazione delle riforma e in particolare le misure alternative e premiali.

Che la situazione delle carceri non sia stata pacificata dalla riforma lo dimostra un episodio di cronaca che pone la Castiglia al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica nazionale.

Il mattino del 21 febbraio 1977, Franco Bartoli tenta la fuga con altri tre compagni, che vengono ben presto catturati, e, nel tentativo di sfuggire all’arresto, tiene in ostaggio per 16 ore l’intera famiglia di Giuseppe Ariaudo che abita a pochi metri dalla Castiglia.

All’interno del carcere intanto scoppia una rivolta dei reclusi che tentano di approfittare della situazione.

Tutto si conclude senza spargimenti di sangue, Bartoli si arrende dopo una lunga trattativa in cui fa da mediatore il deputato saluzzese Manlio Vineis.

info@museodellamemoriacarceraria.it

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