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Giuseppe Mazzini

Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano, nato nell'allora territorio della Repubblica Ligure, annessa da pochi giorni al primo impero francese. Le sue

Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano, nato nell’allora territorio della Repubblica Ligure, annessa da pochi giorni al primo impero francese.

Le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d’Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte. Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l’affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato.

Per la sua attività cospirativa fu arrestato su ordine di Carlo Felice di Savoia e detenuto a Savona nella Fortezza del Priamar per un breve periodo, tra il novembre 1830 e il gennaio 1831. Durante la detenzione ideò e formulò il programma di un nuovo movimento politico chiamato Giovine Italia che, dopo essere stato liberato per mancanza di prove, presentò e organizzò nel 1831 a Marsiglia in Francia dove era stato costretto a rifugiarsi in esilio.

I motti dell’associazione erano Dio e popolo e Unione, Forza e Libertà e il suo scopo era l’unione degli stati italiani in un’unica repubblica con un governo centrale quale sola condizione possibile per la liberazione del popolo italiano dagli invasori stranieri. Il progetto federalista infatti, secondo Mazzini, poiché senza unità non c’è forza, avrebbe fatto dell’Italia una nazione debole, naturalmente destinata a essere soggetta ai potenti stati unitari a lei vicini: il federalismo inoltre avrebbe reso inefficace il progetto risorgimentale, facendo rinascere quelle rivalità municipali, ancora vive, che avevano caratterizzato la peggiore storia dell’Italia medioevale.

Rifugiatosi in Svizzera nel 1834, nella cittadina di Grenchen, nel canton Soletta, vi rimase sino a quando fu arrestato dalla polizia cantonale che gli ingiunse di lasciare la Confederazione entro 24 ore. Per impedirne l’allontanamento l’assemblea dei cittadini di Grenchen conferì al giovane profugo la cittadinanza con 122 voti a favore contro 22 contrari che fu però invalidata dal governo cantonale. Mazzini, che nel frattempo si era nascosto, alla fine fu scoperto e dovette lasciare la Svizzera assieme ad altri esuli tra i quali Agostino e Giovanni Ruffini.

Nel 1837 cominciò il lungo soggiorno a Londra (con alcune interruzioni, come nel 1849, durò fino al 1868), dove raccolse attorno a sé esuli italiani e persone favorevoli al repubblicanesimo in Italia, dedicandosi, per vivere, all’attività di insegnante dei figli degli italiani; qui conobbe e frequentò anche diverse personalità inglesi, tra cui Mary Shelley [12] vedova del poeta P.B. Shelley), Anne Isabella Milbanke (vedova del poeta Lord Byron, idolo di gioventù di Mazzini), il filosofo ed economista John Stuart Mill, Thomas Carlyle con sua moglie Jane Welsh e lo scrittore Charles Dickens, che finanziò la sua scuola. Nello stesso quartiere visse anche Karl Marx.

Mazzini fondò poi altri movimenti politici per la liberazione e l’unificazione di altri stati europei: la Giovine Germania, la Giovine Polonia e infine laGiovine Europa. La Giovane Europa, fondata nell’aprile 1834 presso Berna in accordo con altri rivoluzionari stranieri, ha tra i suoi principi ispiratori quello della costituzione degli Stati Uniti d’Europa. In questa occasione egli estese dunque il desiderio di libertà del popolo italiano (che si sarebbe attuato con la repubblica) a tutte le nazioni Europee. L’associazione rivoluzionaria europea aveva come scopo specifico l’agire dal basso in modo comune e, usando strumenti insurrezionali e democratici, realizzare nei singoli Stati una coscienza nazionale e rivoluzionaria. Sulla scia della Giovane Europa Mazzini nel 1866 fonda anche l’Alleanza Repubblicana Universale.

Leggi l’intera biografia di Giuseppe Mazzini su Wikipedia

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