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Katia Pizzetti, Reggio Emilia

Intervista alla volontaria Margherita Katia Pizzetti, attiva nel carcere di Reggio Emilia , realizzata da Andrea Fontana

Intervista alla volontaria Margherita Katia Pizzetti, attiva nel carcere di Reggio Emilia , realizzata da Andrea Fontana

 

 

Narratore

Margherita Katia Pizzetti

Professione:       Giornalista

Città:      Bagnolo in Piano (Reggio Emilia)

Età:         49

Genere:               Femminile

Posizione rispetto all’esperienza del carcere:Esperienza come collaboratrice volontaria, incaricata della comunicazione con i media e i cittadini, nel Corso di Teatro dell’Oppresso tenuto nel carcere di Reggio Emilia

Intervista – Dati               

Data: 1° dicembre 2016

Località e location: Reggio Emilia, in abitazione privata.

Intervista a cura di: Andrea Fontana (ha curato anche la ripresa video)

Durata h. 0:08:55

Intervista – Contenuti

Sinossi

Katia racconta la sua breve e prima esperienza vissuta come volontaria nel carcere di Reggio Emilia. Ha scoperto un’umanità nuova, chi ha commesso un delitto è una persona e questo è da tener presente quando ci si relaziona con un detenuto. Ha notato la difficoltà di portare avanti progetti rieducativi per le difficoltà burocratiche che non aiutano il reinserimento. Il confronto con la realtà carceraria farebbe cambiare il pregiudizio generico che i cittadini hanno nei confronti del detenuto. Si impegnerà su questa azione.

Indice del video

  1. Opportunità di un progetto in carcere
  2. La persona oltre il delitto commesso
  3. Una esperienza di arricchimento umano

Parole chiave

Teatro, carcere, Reggio Emilia, Casa Circondariale di Reggio Emilia, Teatro dell’Oppresso, rieducazione, volontariato penitenziario, comunicazione

 

 

sergiosegio@dirittiglobali.it

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