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A Torino presentazione di Letter@21 con i racconti finalisti di Liberazioni

Questa sera al Circolo dei Lettori di Torino presentazione del numero speciale “Letter@21” con i racconti finalisti di LiberAzioni – Festival delle Arti dentro e fuori dal carcere

Mercoledì 22 novembre ore 21, presso il Circolo dei Lettori (Via Bogino, 9) di Torino, presentazione del numero speciale “Letter@21”, rivista del carcere di Torino, con i racconti finalisti di LiberAzioni – Festival delle Arti dentro e fuori dal carcere.
Intervengono Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino, Paolo Girola, direttore “Letter@21”, Bruno Mellano, Garante delle persone detenute della Regione Piemonte, Valentina Noya, coordinatrice progetto LiberAzioni e Susanna Ronconi, associazione Sapereplurale

Diciotto racconti brevi scritti da persone con problemi di giustizia dal carcere minorile o da quello per adulti. Storie di uomini e di donne tra dentro e fuori dove le parole, l’immaginazione e la creatività diventano una possibilità per oltrepassare le alte mura di un carcere, dove la scrittura permette di raccontare e conoscere un luogo “altro” lontano da stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni.

Ingresso libero 

 

https://www.facebook.com/lettera21/videos/737390429804463/

Scarica qui il numero speciale di Letter@21

Quarantotto pagine per scoprire come una “Pizza fritta… in una caldissima estate napoletana possa diventare lo strumento per cambiare vita”, o come una sigaretta o un libro possano accendere o aprire nuove consapevolezze personali . “A volte mi metto seduto sul davanzale della finestra, accendo una sigaretta e penso “cambio vita”… Fuori il nulla, come sfondo una montagna e dei campi seminati. Mentre penso alla mia vita e al passato, una voce mi fa tornare alla realtà: “Fatevi contare” è arrivato un agente, nel frattempo la sigaretta si è consumata. Ora tutto è chiaro ai miei occhi, intanto chiudono la porta blindata”.

Lascio al passato quel che è stato, lo ricorderò e lo terrò sempre presente, ma ora è arrivato il momento di smetterla di leggere sempre lo stesso libro, è ora di chiuderlo in un cassetto ed aprirne uno nuovo, con più colori e sfumature. Basta il bianco e nero. Basta vivere a metà”.

 

 

biografi@museodellamemoriacarceraria.it

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