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Dopo Torino, anche a Venezia uno store permanente di economia carceraria

Rio Terà dei Pensieri, dopo Freedhome a Torino, grazie a Mark Bradford inaugura uno spazio permanente

LA SERENISSIMA TIENE A BATTESIMO IL SECONDO STORE IN ITALIA

DI ECONOMIA CARCERARIA DAL SAPORE ARTISTICO INTERNAZIONALE

Rio Terà dei Pensieri, dopo Freedhome a Torino, grazie a Mark Bradford inaugura uno spazio permanente dal riscatto professionale e sociale per i detenuti del sistema penitenziario veneziano

 

Dalla Cooperativa Sociale al mercato professionale: questa la scommessa di Rio Terà dei Pensieri, realtà no profit che offre opportunità occupazionali e di reinserimento sociale ai detenuti, uomini e donne, nell’ambito del sistema penitenziario veneziano.

Quest’attività virtuosa ha fatto sì che un artista americano e di fama internazionale come Mark Bradford, che rappresenterà gli Stati Uniti alla 57a Esposizione internazionale d’arte a La Biennale di Venezia dal prossimo 13 maggio al 26 novembre, si appassionasse al progetto.

Grazie al suo impegno finanziario e proattivo è stato infatti possibile aprire al pubblico un negozio speciale, che porta con sè la storia delle persone che hanno lavorato e dato vita a creazioni uniche, fatte di passati tortuosi, presenti di impegno e attese di futuri migliori. Produzioni che raccontano di responsabilitàetica e cura per l’ambiente: attraverso la coltivazione di un orto biologico, la realizzazione di cosmetici, tra cui una linea bio a marchio “Rio Terà dei Pensieri” curata presso la Casa di Reclusione per Donne della Giudecca, la confezione di borse e accessori con materiali riciclati in PVC a nome “malefatte” e la stampa in serigrafia di T-shirts del Commercio Equo e Solidale nei laboratori attivi della Casa Circondariale Maschile di Santa Maria Maggiore di Venezia.

Il sodalizio infatti, la cui ufficialità è stata resa pubblica proprio il giorno dell’inaugurazione  dello store a Venezia, in Fondamenta dei Frari il 29 aprile in sua presenza, darà avvio a una collaborazione della durata di sei anni con la Cooperativa Sociale veneziana Rio Terà dei Pensieri, dal titolo Process Collettivo, che ambisce a supportare un programma sostenibile a lungo termine e a replicare che il successo di questo modello.

Un esperimento di natura commerciale a denso valore aggiunto, che segue il brillante esempio di FREEDHOME, di cui anche Rio Terà dei Pensieri fa parte, una rete di cooperative sociali che operano nelle prigioni italiane, fornendo ai carcerati occasioni lavorative a seguito di un’attenta formazione nella manifattura di prodotti artigianali, che a fine ottobre scorso ha inaugurato a Torino il primo store permanente di economia carceraria in Italia.

Misurarsi con le questioni sociali e investire nelle persone, nel loro potenziale e nella loro voglia di riscatto offre un’opportunità in più alla società di affrancarsi da un sistema rigido, grazie a manovre di reinserimento professionale e confidando nella forza riabilitativa del lavoro – principio indimenticato su cui si fonda la nostra Repubblica – .

 

Per maggiori informazioni: www.rioteradeipensieri.org

biografi@museodellamemoriacarceraria.it

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